Un tentativo di definizione
Le particelle elementari della garra sembrano essere l’impegno fisico, lo sforzo caratteriale e il coinvolgimento emotivo. Ha la garra chi dà il meglio di sé in situazioni vivi-o-muori, chi non indietreggia mai, chi lotta con le unghie e con i denti, chi sputa il sangue, chi lotta fino all’ultimo respiro. La garra charrúa è tenacia & coraggio, non come valori assoluti di per sé ma come rimedio alle avversità. Insomma, il propellente che rende l’impossibile possibile.
Secondo il dizionario della lingua spagnola (DRAE), la “garra” – il cui primo significato è, appunto, “l’artiglio”– nella sua accezione figurativa convoglia i significati di convinzione, attrazione, persuasione. I charrúa, invece, erano gli indios precolombiani che vivevano sulle sponde del Rio della Plata. Una delle poche parole charrúa che sono arrivate fino a noi è “guar”, che significa “mano”, e sempre secondo il DRAE, in senso colloquiale la garra può essere anche “la mano di una persona”.
[Rif. https://www.ultimouomo.com/che-cose-garra-charrua/]